
Il progetto TESS-Keck Survey è finanziato da diverse università e gruppi di ricerca e ha lo scopo di conoscere meglio alcuni esopianeti esotici che si trovano oltre il sistema solare. Aveva in particolare l’obiettivo di misurare la massa di almeno 100 esopianeti, inseriti di recente in un catalogo.
Questo catalogo è stato di recente presentato dal professor Stephen Kane dell’Università della California, che ha realizzato insieme ad altri astronomi un articolo per la rivista The Astrophysical Journal.
“Sono relativamente pochi gli esopianeti conosciuti di cui siamo riusciti a misurare sia la massa che il raggio”, ha detto il professore in una dichiarazione. “La combinazione di queste misurazioni ci dice di cosa potrebbero essere fatti i pianeti e come si sono formati. Inoltre queste informazioni ci permettono di rispondere ad alcune domande inerenti la natura e composizione del nostro Sistema Solare rispetto al grande arazzo degli altri sistemi planetari”.
Per realizzare questo catalogo, il team del professor Kane ha dovuto compiere 13.000 misurazioni della velocità radiale (RV) di alcuni esopianeti scoperti dal Transiting Exoplanet Survey Satellite, il telescopio progettato dalla NASA per scoprire nuovi esopianeti.
Le misurazioni della velocità radiale erano importanti per individuare gli esopianeti degni di finire all’interno del catalogo e per calcolare le loro masse. Alla fine, tra tutti i pianeti analizzati, solo 126 pianeti sono stati selezionati (tutti appartenenti al cielo dell’emisfero boreale), per via delle loro caratteristiche peculiari o per il loro habitat superficiale estremo.
“Tra questi pianeti molti sono inospitali, ma alcuni – per quanto grandi – potrebbero persino ospitare la vita. Il loro studio quindi è fondamentale, per comprendere appieno quanto sia diffusa la vita nell’universo” ha chiarito Kane.
Tra i pianeti più strani scoperti quest’anno c’è Kua’kua, che presenta un emisfero in oscurità permanente e che non è più in grado di ruotare sul proprio asse, per via del blocco mareale.