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martedì, 3 Dicembre, 2024
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Il direttore Chiocci denuncia l’aggressione a Amsterdam del giornalista Tg1 Marco Bariletti da parte di filopalestinesi

Il direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci, ha denunciato in audizione presso la Commissione Segre del Senato un’aggressione subita dal giornalista Marco Bariletti ad Amsterdam. Secondo Chiocci, Bariletti è stato circondato e attaccato da individui filopalestinesi mentre era nella città olandese. Durante l’incidente, gli è stato sequestrato il telefono, è stato spintonato e ha vissuto momenti di grande terrore. Inoltre, gli aggressori hanno chiesto a Bariletti di urlare “free Palestine” mentre lo filmavano.

In seguito all’accaduto, i membri di Fratelli d’Italia nella Commissione Vigilanza Rai hanno espresso la loro solidarietà a Marco Bariletti, sottolineando che si tratta di un episodio allarmante che riflette un clima sempre più teso e preoccupante, specialmente dopo i drammatici eventi del 7 ottobre. Il comunicato del partito, guidato da Giorgia Meloni, ha lodato l’impegno del Tg1 nel garantire il diritto di cronaca e di informazione.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha richiesto chiarimenti sull’accaduto, e l’ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, Giorgio Novello, ha preso contatto con le autorità olandesi per raccogliere ulteriori informazioni sull’aggressione e le minacce subite dal giornalista e dal cameraman del Tg1. L’ambasciata continua a monitorare la situazione, mantenendo l’impegno per la salvaguardia dei giornalisti e degli operatori dei media italiani.

Negli ultimi giorni, la tensione ad Amsterdam è aumentata, dopo che i tifosi della squadra israeliana Maccabi Tel Aviv sono stati aggrediti da tifosi olandesi. Le reazioni di condanna da parte della politica occidentale sono state numerose, con alcuni che hanno descritto l’accaduto come un “pogrom”. Tuttavia, numerose testimonianze suggeriscono che i tifosi israeliani abbiano provocato e vandalizzato parti della città prima degli scontri. Sebbene ciò non giustifichi le violenti aggressioni avvenute, il contesto e il divieto di manifestare solidale verso la causa palestinese hanno ulteriormente complicato la situazione.

La situazione rimane delicata e il clima di tensione continua a preoccupare le autorità e i media.

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