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sabato, 26 Aprile, 2025
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Il dialogo si fonda sul rispetto reciproco

Domani si svolgerà un incontro al ministero della Giustizia tra la giunta dell’Associazione nazionale dei magistrati (Anm), guidata da Cesare Parodi, e il ministro Carlo Nordio. Non si discuterà della riforma sulla separazione delle carriere, ma si affronteranno temi importanti come l’aumento dell’organico della magistratura, la carenza di personale amministrativo, i problemi negli strumenti informatici e la situazione carceraria. Rocco Maruotti, segretario generale dell’Anm, sottolinea che le questioni da trattare sono già conosciute dal ministero e si attendono risposte. I magistrati porteranno otto proposte discusse in un incontro precedente con il governo, tra cui l’assunzione di mille nuovi magistrati all’anno per cinque anni, considerando il carico di lavoro che in Italia risulta sei volte superiore alla media europea. Inoltre, si parlerà della necessità di aggiornare le piante organiche degli uffici giudiziari e della stabilizzazione del personale assunto con i fondi del Pnrr, attualmente a rischio di scadenza nel 2026.

Maruotti evidenzia anche i problemi legati all’uso degli applicativi informatici e alle condizioni delle carceri, che includono oltre al sovraffollamento, molteplici casi di suicidio tra i detenuti e il personale. Durante l’incontro, si discuteranno recenti misure governative sul femminicidio e sul decreto sicurezza, di cui i magistrati denunceranno possibili incostituzionalità.

Maruotti esprime perplessità riguardo l’utilità dell’incontro, citando attacchi recenti rivolti ai magistrati, e richiede che il dialogo si basi sul rispetto reciproco. Il confronto sarà un’occasione per sollecitare il ministro a prendere seri impegni per affrontare e risolvere i problemi nel sistema giustizia.

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