Oggi il prezzo dei Bitcoin sta subendo un forte crollo, principalmente a causa dei dazi annunciati dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L’instaurazione di una guerra commerciale ha innescato una fuga dal rischio che ha colpito le criptovalute, tra gli asset che avevano guadagnato di più in seguito alla rielezione di Trump. Secondo il Financial Times, dal 1° febbraio, le principali criptovalute hanno perso quasi 600 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, scendendo da 3,62 trilioni a 3,03 trilioni di dollari. Il Bitcoin ha visto un calo del 3% arrivando a 94 mila dollari, mentre Ethereum ha perso il 12,2%.
Trump ha annunciato nuovi dazi per beni importati da Canada, Messico e Cina, iniziando dal 4 febbraio. In particolare, due ordini esecutivi impongono un’imposta del 25% su beni provenienti da Canada e Messico, e un terzo stabilisce un dazio del 10% sulla Cina. Queste misure potrebbero avere impatti significativi sull’economia dei paesi coinvolti, con Canada, Messico e Cina pronti a rispondere con proprie sanzioni. Inoltre, Trump ha anticipato l’intenzione di annunciare anche dazi contro l’Unione Europea.
L’avversione al rischio che si è diffusa dopo l’annuncio presidenziale ha portato a un calo nel mercato delle criptovalute, poiché in tempi di incertezza economica gli investitori tendono a disinvestire da asset volatili, considerati rischiosi. Le criptovalute, in particolare, risultano vulnerabili agli squilibri economici globali, alimentando il sentimento negativo tra gli investitori.