L’ex ministro Dario Franceschini, attualmente senatore del Pd, presenterà una proposta per dare ai figli solo il cognome della madre, eliminando quello del padre. Secondo Franceschini, questa soluzione sarebbe “semplice” e risolverebbe i numerosi problemi legati alla gestione del doppio cognome, facilitando la scelta per i genitori. Inoltre, considera questa proposta un equo “risarcimento” per le donne, che hanno subito disuguaglianze di genere per secoli.
Durante un’assemblea del gruppo il 25 marzo, Franceschini ha esposto la sua idea, sottolineando che il conferimento del solo cognome materno semplificherebbe le questioni burocratiche. La sua proposta si basa sulla constatazione che, storicamente, i figli hanno sempre ricevuto il cognome paterno, e ora è il momento di stabilire una nuova norma che preveda solo il cognome materno.
La proposta ha suscitato reazioni contrastanti tra i partiti. Carlo Calenda, segretario di Azione, ha criticato l’iniziativa, considerandola una perdita di tempo, mentre Simone Pillon della Lega l’ha definita una “genialata di sinistra contro il patriarcato”. Al contrario, Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, ha applaudito all’idea, trovandola interessante e condivisibile, nonostante le difficoltà che potrebbe incontrare in Parlamento.
Attualmente, in Italia non esiste una norma specifica sul cognome dei figli; spetta ai genitori concordare se dare il cognome del padre, solo quello della madre o entrambi, con la possibilità di stabilire un ordine. La proposta di Franceschini mira a colmare un vuoto legislativo esistente.