I lavoratori di Ikea Italia continuano a protestare con uno sciopero nazionale programmato per il 15 marzo, con presidi in città come Milano, Roma e Napoli. La mobilitazione segue la prima giornata di sciopero dell’8 marzo, dovuta alla mancata accettazione delle richieste sindacali da parte dell’azienda. Nonostante la crescita del fatturato, il rinnovo del contratto integrativo, scaduto nel 2018, non è stato ancora concesso. I sindacati, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, criticano anche l’obbligo per i lavoratori di effettuare turni nei giorni festivi e l’assenza di maggiorazioni per i neoassunti.
Il 15 marzo, i lavoratori parteciperanno a iniziative di protesta dalle 10 alle 14 presso i punti vendita di Carugate, Anagnina e Afragola. Queste azioni mirano a richiedere il rinnovo del contratto integrativo e a denunciare le condizioni lavorative attuali.
In risposta alla mobilitazione, Ikea si è dichiarata dispiaciuta e ha affermato di non aver apportato cambiamenti negativi rispetto al contratto esistente. L’azienda ha annunciato la sua intenzione di migliorare le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo, e di creare un premio inclusivo per tutti i dipendenti. Ikea ha anche in programma investimenti nella formazione e un fondo destinato ai lavoratori, utilizzabile per beni, servizi e welfare.
Tuttavia, i sindacati ritengono insufficienti queste misure e continuano a sostenere la loro posizione, evidenziando la necessità di un miglioramento sostanziale delle condizioni lavorative.