I ventenni iraniani sono quelli che i pasdaran e i media degli ayatollah chiamano la «generazione perduta», con i quali la Repubblica islamica non sa più comunicare e che hanno innescato una protesta senza precedenti dalla Rivoluzione islamica che fece cadere la monarchia nel 1979.

Nabila fa kick boxing a livello agonistico, è una lottatrice e una campionessa che vince medaglie in giro per il paese. È una ragazza colta con un atteggiamento di perenne sfida. Nabila è una giovane donna fedele alla Repubblica islamica e una ragazza a cui piacciono le ragazze. Nabila ripete spesso che mentire agli altri può essere un gesto santo, l’unico peccato è mentire a se stessi: «Anche il Corano dice che bisogna dire bugie a fin di bene. I miei comportamenti non sono una ribellione: le contraddizioni le vede soltanto chi vuole semplificare il mio mondo, o meglio non lo conosce».

Questo libro guarda a tre incendi che bruciano il mondo e alla generazione che tra quelle fiamme sta diventando grande.





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