In provincia di Foggia sono stati registrati due nuovi casi di trichinellosi nel comune di Monte Sant’Angelo, correlati al consumo di carne cruda o poco cotta di cinghiale e maiale non controllata veterinariamente. La Asl di Foggia ha avviato un monitoraggio per identificare le responsabilità e prevenire ulteriori focolai. Questa malattia parassitaria, endemica nella zona, si trasmette tramite carne contaminata e provoca sintomi gravi, spesso richiedendo il ricovero ospedaliero.
Il Servizio Veterinario per l’Igiene degli Alimenti di Origine Animale della Asl di Foggia ha intensificato le verifiche sui prodotti alimentari a rischio di contaminazione da parte del parassita trichinella. L’unità MTA, incaricata delle analisi epidemiologiche, ha confermato i nuovi casi a Monte Sant’Angelo. La trichinellosi, come spiegato dal direttore della Siav Area B dell’Asl di Foggia, Angelo Castelluccio, è legata al consumo di carne di cinghiale o maiale non adeguatamente cotta, con un aumento del rischio in prodotti come salumi e salsicce preparati senza rigorosi controlli.
Chi consuma carne contaminata può manifestare sintomi evidenti, tra cui diarrea, dolori muscolari, debolezza, gonfiore delle palpebre, fotofobia, febbre e sintomi simili a quelli reumatici. In molti casi, è necessario il ricovero ospedaliero per una diagnosi dettagliata e un trattamento appropriato. Se non curata o trattata scorrettamente, la malattia può avere esiti gravi.
Questo ultimo focolaio si unisce a quello riscontrato l’anno precedente a San Marco in Lamis, evidenziando la trichinellosi come una sfida costante nella zona della Asl di Foggia, già considerata endemica. Per contrastare la diffusione del parassita, il Servizio Veterinario ha intensificato le verifiche per identificare le cause della trasmissione. Gli esperti sottolineano l’importanza di controlli trichinoscopici adeguati, poiché metodi tradizionali come essiccazione, salatura e affumicatura non sono sufficienti per garantire la sicurezza. È fondamentale consumare solo carne certificata e sottoposta a rigorosi controlli sanitari per proteggere la salute pubblica.