Il Comune di Fano ha avviato una disinfestazione a causa di un focolaio di dengue che ha colpito la cittadina marchigiana. Attualmente, sono stati registrati 20 casi di dengue, con la maggior parte delle infezioni che risultano essere autoctone, mentre solo uno è legato a un viaggio all’estero. La disinfestazione, decisa dal sindaco Luca Serfilippi insieme all’Azienda Sanitaria Territoriale (Ast) di Pesaro e Urbino, ha avuto inizio la notte tra il 14 e il 15 settembre e si concluderà il 17 settembre. Durante le operazioni, il sindaco ha espresso la sua gratitudine per il lavoro svolto, sottolineando la prontezza e la professionalità degli operatori coinvolti e il sostegno della Protezione Civile e della Polizia Locale.
Roberto Burioni, noto virologo, ha commentato il focolaio su un social network, osservando che, sebbene il contagio fosse prevedibile, l’arrivo del freddo può aiutare a contenere la diffusione. Ha espresso preoccupazione per il timore della popolazione riguardo agli insetticidi utilizzati per la disinfestazione piuttosto che per il virus stesso, il quale può causare malattie gravi, come la febbre dengue, noto anche come “febbre spaccaossa”.
In un secondo intervento, Burioni ha messo in dubbio l’efficacia delle misure di disinfestazione, evidenziando che i parchi cittadini non sarebbero stati trattati, il che metterebbe a rischio la sicurezza di bambini e famiglie. La situazione è particolarmente delicata poiché la dengue è una malattia trasmessa dalle zanzare, con potenziali serie conseguenze per la salute pubblica e la vita sociale, compreso il turismo.
La giunta comunale e le autorità sanitarie stanno dunque freneticamente cercando di limitare la proliferazione della zanzara tigre, vettore della dengue, e rassicurare i cittadini sull’importanza di affrontare il virus. Mentre l’operazione di disinfestazione avanza, si spera che le condizioni climatiche favoriscano un contenimento rapido del focolaio, riducendo il rischio di ulteriori infezioni e proteggendo la comunità.