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venerdì, 18 Aprile, 2025
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Ho soltanto letto un testo

Su Ventotene ho fatto arrabbiare tutti? “Ho solo letto un testo. Un testo si può distribuire, ma non leggere? È un simbolo del quale ho riletto i contenuti”. La presidente del Consiglio, in visita a Bruxelles, risponde così ai giornalisti che la interrogano sulla polemica in Parlamento scaturita dalla lettura del Manifesto in Aula. “Non capisco cosa ci sia di offensivo nel leggere il testo. Non l’ho distorto, l’ho letto testualmente. Ma non per quello che il testo diceva 80 anni fa, ma per il fatto che è stato distribuito sabato scorso. Un testo 80 anni fa aveva la sua contestualità. Se lo distribuisci oggi, io devo leggerlo e chiederti se è quello in cui credi”. La presidente sembra richiamare l’attenzione sulla necessità di contestualizzare le opere del passato in un contesto attuale. La lettura del Manifesto, secondo lei, non dovrebbe suscitare polemiche, ma piuttosto stimolare riflessioni sui valori e sulle idee che rappresenta e sul loro significato oggi. La sua affermazione mette in evidenza la rilevanza di mantenere un dialogo aperto sull’eredità culturale e politica, evitando fraintendimenti legati a interpretazioni superficiali. La presidente afferma che il solo atto di leggere un testo non può essere considerato un atto di provocazione; al contrario, rappresenta un’opportunità per discutere temi di giustizia, libertà e unità europea, che sono centrali anche nel dibattito politico contemporaneo. La lettura del Manifesto di Ventotene viene quindi vista come un invito a una riflessione più profonda sulle questioni attuali, piuttosto che come un gesto di conflitto o di divisione.

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