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Ha messo toppe e cerotti a breve termine, non è per il popolo e con il popolo

La manovra economica attuale è caratterizzata da un approccio di corto-termismo, concentrato sulle elezioni imminenti invece di interventi strutturali per lungo termine. Stefano Zamagni, economista e professore all’Università di Bologna, critica questa strategia, sottolineando che le riforme necessarie per il sistema produttivo, l’istruzione e la sanità non sono state affrontate. Egli evidenzia che il sistema sanitario, in particolare, è in crisi a causa di problemi finanziari e di governance errata, legata a un modello organizzativo inadeguato.

Zamagni discute anche il ruolo del partito Insieme, nato nel 2020 e al quale ha contribuito nella formulazione di un Manifesto. Secondo lui, ilPaese è attualmente colpito da fenomeni preoccupanti come il “working poor”, persone che lavorano ma non guadagnano abbastanza per vivere dignitosamente. Propone una radicale ristrutturazione del sistema educativo, ancorandolo al principio di “conazione”, un termine di Aristotele che implica mettere la conoscenza al servizio dell’azione.

Inoltre, Zamagni rimarca che le attuali democrazie non riescono più a rigenerare le basi etiche della società, portando ad abbandono e nuove forme di violenza. Suggerisce che le dimensioni “per il popolo” e “con il popolo” della democrazia devono riunirsi. A suo avviso, le libere elezioni non sono sufficienti se, dopo il voto, prevale solo la maggioranza senza considerare la volontà collettiva.

Infine, Zamagni critica la legge Calderoli, sottolineando che non tiene conto delle realtà demografiche italiane. Si prevede che nei prossimi decenni la popolazione del Sud diminuisca drasticamente, mentre al Nord il calo sarà contenuto. Senza azioni adeguate, il Sud potrebbe trasformarsi in un deserto demografico, con una popolazione che nel 2080 potrebbe scendere a meno di 12 milioni in 7 regioni. Questo scenario favorirebbe l’emigrazione dal Sud al Nord, aggravando ulteriormente la situazione economica delle aree più svantaggiate. Zamagni avverte che il partito Insieme non può ignorare questo problema cruciale.

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