La figura di Guido Moncher, pioniere del volo trentino e dell’elicoplano, è stata celebrata nel Parlamento di Vienna grazie all’associazione Italia-Austria, che ha organizzato un evento in collaborazione con la sezione austriaca. Durante l’incontro è stato proiettato un documentario di Mauro Vittorio Quattrina che racconta la vita e le imprese di Moncher, originario di Coredo.
Il senatore Luigi Spagnolli ha partecipato all’incontro, sottolineando il contributo di diverse personalità di lingua italiana che hanno ricoperto ruoli importanti nell’impero austro-ungarico. Ha citato, oltre a Moncher, figure come Carlo Antonio Martini e Bartolomeo Carneri, evidenziando il contesto europeo e plurilingue in cui sono cresciuti.
Il presidente della sezione trentina, Fabrizio Paternoster, ha dichiarato che l’Associazione Italia-Austria intende valorizzare queste figure attraverso iniziative come quella svoltasi a Vienna. È stato inoltre discussa l’idea di un futuro museo dedicato a Moncher, per far conoscere meglio questa importante figura.
Moncher è noto per aver costruito il primo elicoplano italiano, un apparecchio innovativo che partecipò, insieme ad altri aviatori di spicco, al Circuito Aereo di Brescia, una delle prime competizioni aeree internazionali. La sua collaborazione con Gianni Caproni, all’epoca un ingegnere emergente, iniziò nel 1909 e portò, grazie a modifiche suggerite da Caproni, al primo successo del suo velivolo “Elodie” nel gennaio successivo.