grazie missione scoperto cosa terra sfuggiva v3 738939

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Durante gli anni Sessanta, le prime sonde della NASA rivelarono un insolito flusso di particelle che provenivano dalla nostra atmosfera e si disperdevano nello spazio. Solo di recente, tuttavia, i fisici hanno compreso di cosa si trattasse, predisponendo una missione per misurare il fenomeno.

Questa missione è stata affidata alla sonda Endurance della NASA, che ha sorvolato i cieli sopra le isole Svalbard (un arcipelago norvegese) per studiare il fenomeno in modo approfondito.

“Queste isole erano le uniche al mondo in cui era possibile volare attraverso questo flusso di particelle cariche elettricamente che danno origine al vento polare, per effettuare le misurazioni di cui avevamo bisogno” ha dichiarato Suzie Imber, fisica spaziale presso l’Università di Leicester.

La missione Endurance è decollata dalle Svalbard l’11 maggio 2022, raggiungendo un’altitudine di 768,03 km e ammarando 19 minuti dopo, non lontano dal luogo di partenza, nel cuore del Mare della Groenlandia. Solo recentemente, però, l’agenzia spaziale ha condiviso i risultati, attraverso un articolo pubblicato sulla rivista Nature.

Attraverso i dati raccolti, la missione Endurance ha misurato una variazione del potenziale elettrico di soli 0,55 volt (V) sopra i cieli dell’arcipelago, una quantità di energia superiore a quella contenuta nelle batterie di un orologio.

“È la prima volta che riusciamo a misurare questo fenomeno, che alcuni fisici definiscono campo elettrico ambipolare della Terra” hanno chiarito i ricercatori, ancora sorpresi dalle concentrazioni di ioni idrogeno liberati dalla nostra atmosfera nello spazio.

Questo campo è così potente che consente anche a particelle più pesanti, come l’ossigeno, di essere espulse dall’atmosfera verso il cosmo, contrastando la gravità.

“In pratica, tale campo funziona come un nastro trasportatore che solleva l’atmosfera nello spazio” ha affermato il dott. Glyn Collinson, ricercatore principale dell’Endurance e presso il Goddard Space Flight Center della NASA.

Secondo questa ricerca, il campo ambipolare della Terra potrebbe aver plasmato l’evoluzione del nostro pianeta in modi ancora poco esplorati dai ricercatori e, considerando che il fenomeno si accentua soprattutto ai poli, potrebbe teoricamente avere anche un ruolo nei meccanismi climatici che regolano le temperature.

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