La scomparsa di Claudia Apostolo ha lasciato un vuoto incolmabile nel giornalismo italiano. Riconosciuta per il suo impegno nell’informazione ambientale e culturale, Claudia, nata a Torino, ha dedicato la sua carriera alla ricerca della verità e della giustizia sociale. La sua carriera, iniziata nel 1983, si è estesa per oltre tre decenni, affrontando temi a lei cari come l’ambiente, l’arte, la montagna e il cinema.
Claudia ha lavorato in diverse redazioni prima di diventare inviato per la Rai, dove ha trattato questioni cruciali come le ecomafie, le discariche abusive, le fabbriche inquinanti, la transizione ecologica e l’agricoltura sostenibile. Il suo approccio al giornalismo si basava su una profonda sensibilità verso le problematiche sociali e ambientali, cercando di dare voce a chi spesso era ignorato.
Oltre alla carriera giornalistica, Claudia ha avuto un ruolo attivo nella politica locale, candidandosi per il comune di Torino con il movimento Sinistra ecologista. Questo rifletteva il suo desiderio di contribuire al miglioramento della società, con particolare attenzione ai diritti delle donne, come dimostrato dal suo coinvolgimento nel movimento “Se non ora quando”.
Anche dopo il pensionamento nel 2017, Claudia ha continuato a essere attiva nel campo della comunicazione, collaborando con uffici stampa culturali e realizzando documentari, mantenendo viva la sua passione per l’informazione. La sua eredità nel giornalismo e il suo impegno sociale resteranno nel ricordo collettivo come testimonianza di una vita dedicata alla verità, alla difesa dell’ambiente e dei diritti civili.