Il mondo del giornalismo italiano piange la scomparsa di Enzo Stinchelli, storico collaboratore della Rai, avvenuta all’età di 96 anni nella sua casa a San Gemini. Stimato da colleghi e professionisti del settore, Stinchelli è stato una figura di riferimento per generazioni di giornalisti, e il suo contributo alla rete pubblica è stato significativo. La notizia della sua morte è stata accolta con grande tristezza, e i suoi funerali si sono tenuti il 5 ottobre.
Stinchelli ha fatto la storia del giornalismo televisivo italiano, conducendo programmi iconici come Tg l’una, uno dei primi talk show di successo in Italia. Era noto per il suo stile pungente e ironico, che ha conquistato il pubblico. Durante la sua carriera, ha avuto l’opportunità di intervistare diverse leggende del panorama culturale e dello spettacolo italiano, tra cui Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Monica Vitti, nonché figure di spicco della politica e dello sport.
Un momento significativo nella sua carriera fu la sua partecipazione come cronista sportivo alle Olimpiadi di Monaco del 1972, un evento segnato da un tragico attacco terroristico. Il suo lavoro nei media ha lasciato un impatto duraturo, e l’Associazione Stampa Umbra ha pubblicato un messaggio di cordoglio, sottolineando quanto Stinchelli fosse amato e rispettato nel suo campo.
Molti colleghi consideravano Stinchelli un modello di professionalità e un esempio di quel giornalismo di qualità che sembra sfuggire sempre più nel panorama attuale. La sua capacità di approfondire le personalità che intervistava, unita a una leggerezza che non scadeva mai nella superficialità, ha reso il suo lavoro unico. La sua eredità rappresenta non solo un’importante fetta della storia della Rai, ma anche un esempio per le generazioni future di giornalisti.
Originario di Narni, Stinchelli ha trascorso quasi quarant’anni nella Rai, lasciando un segno indelebile nel mondo del giornalismo. La sua figura continuerà a ispirare e guidare tanti giovani professionisti che si affacciano a questo mondo, preservando la memoria di un maestro del settore. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il giornalismo italiano.