Il responsabile della Difesa Guido Crosetto riceve il riconoscimento di essere il ministro più gradito dagli italiani, secondo un sondaggio condotto dall’Istituto Piepoli a dicembre 2024. Crosetto si piazza al primo posto con il 36% di gradimento, seguito da Giancarlo Giorgetti, responsabile del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che raggiunge il 35%. Al terzo posto si trovano quattro ministri con una valutazione del 33%: il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, il ministro della Salute Orazio Schillaci, nonostante le contestazioni sulle risorse destinate al Servizio sanitario nazionale, la ministra del Lavoro Maria Elvira Calderone, e il ministro dello Sport Andrea Abodi.
In quarta posizione si colloca il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, con il 32%, mentre al quinto posto c’è il Guardasigilli Carlo Nordio, con una percentuale di gradimento del 31%. Questo sondaggio indica una generale fiducia nei confronti dei membri del governo Meloni, con Crosetto e Giorgetti a guidare la classifica di approvazione tra i cittadini italiani.
L’indagine rivela, infatti, un certo consenso nei confronti del governo, nonostante le sfide e le polemiche che caratterizzano la politica attuale. La figura di Crosetto emerge come particolarmente apprezzata, il che potrebbe riflettere una percezione positiva delle sue politiche e del suo operato.
Inoltre, il dato relativo a Schillaci è significativo, in quanto suggerisce che la sua gestione della salute pubblica, nonostante le critiche riguardo alle risorse, è comunque ben vista dagli italiani. L’ottima performance dei ministri, come Zangrillo e Nordio, evidenzia una stabilità e competenza che contribuiscono alla fiducia generale nel governo.
Questo sondaggio potrebbe rappresentare un importante indicatore per il futuro politico dell’esecutivo, rivelando quali ministri sono in grado di mantenere un buon rapporto con il pubblico e quali politiche stanno risultando più efficaci nell’opinione pubblica. Il gradimento dei ministri potrebbe anche influenzare decisioni future riguardo a riforme e piani strategici da parte del governo Meloni.