Stati Uniti e Cina hanno concordato di ridurre temporaneamente i dazi reciproci del 110%, a partire dal 14 maggio 2025, per 90 giorni. L’intesa, raggiunta a Ginevra, mira a migliorare le relazioni commerciali tra le due superpotenze, che hanno subito cambiamenti significativi a seguito della reintroduzione massiccia dei dazi sotto l’amministrazione Trump.
Nel 2024, il disavanzo commerciale americano con la Cina ha raggiunto 295,4 miliardi di dollari, con un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. Le esportazioni statunitensi verso la Cina sono diminuite, mentre le importazioni cinesi sono aumentate, evidenziando l’inefficacia dei dazi nel riequilibrare il commercio. Nel primo trimestre del 2025, il PIL statunitense ha registrato una contrazione dello 0,3%, dovuta a un aumento delle importazioni, a tagli alla spesa pubblica e a una riduzione della spesa dei consumatori.
Dall’altra parte, l’industria manifatturiera cinese ha mostrato segni di contrazione, con l’indice PMI sceso a 49, un valore che indica un periodo di riduzione dell’attività economica. Questo calo è stato attribuito a “bruschi cambiamenti nell’ambiente esterno”, con i produttori cinesi costretti a tagli ai livelli di produzione e a cancellazioni di ordini.
L’accordo di sospensione prevede una riduzione del 24% dell’aliquota aggiuntiva sui beni cinesi e una corrispondente riduzione sui beni statunitensi, mantenendo però alcune aliquote. Inoltre, Pechino ha promesso di non adottare nuove contromisure non tariffarie.
Elaborazione AI: StraNotizie.it
Fonte: www.geopop.it
Scopri tutti i gadget e le offerte a tempo su Amazon. Non perdertele! 🔥