Giulio Scarpati, attore noto per il ruolo del dottor Lele Martini in “Un medico in famiglia”, si definisce un “giardiniere dell’anima”. La sua carriera, che abbraccia cinema d’autore e teatro, è segnata dalla ricerca di autenticità. Recentemente, ha partecipato al cortometraggio “Nereide”, dove interpreta un comandante in pensione, e al documentario “Le stanze di Verdi”, che esplora la vita del compositore.
Per la stagione televisiva imminente, Scarpati tornerà su Rai 1 con “Cuori 3” e “Estranei”. Nel suo ruolo in “Nereide”, ha trovato complessità e profondità, affrontando temi di isolamento e comunicazione. Il ricordo, centrale in questo lavoro, risuona anche in altre sue esibizioni, come un monologo su Giovanni Pascoli e in un libro dedicato all’Alzheimer di sua madre.
Scarpati ha anche avuto esperienze significative nel raccontare figure reali, come il giudice Rosario Livatino e Don Luigi Di Liegro. L’incontro con i genitori di Livatino lo ha profondamente segnato, dimostrando come il suo lavoro possa avere un impatto umano e non solo professionale.
Sebbene sia riservato sulla sua vita privata, ricorda momenti cruciali, come la nascita delle sue figlie e la morte di suo padre, che hanno intrecciato il personale con il professionale. Nonostante il successo di “Un medico in famiglia”, Scarpati non desidera un ritorno nostalgico al suo passato, ma preferisce affrontare nuove sfide e continuare a crescere come attore.
Oggi, si definisce un giardiniere, impegnato ad ascoltare e prendersi cura degli altri, promuovendo l’armonia nel suo lavoro.
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Fonte: www.virgilio.it