Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha fatto riferimento a una famosa commedia francese del 2001, “L’apparenza inganna” (Le placard), durante una dichiarazione alla Camera riguardo alle dimissioni di Francesco Spano, il capo di gabinetto del ministero. Quando gli è stato chiesto di commentare la situazione, Giuli ha risposto con l’espressione “l’apparenza inganna”, suggerendo una connessione con il film di Francis Veber.
Nel film, il protagonista François Pignon, interpretato da Daniel Auteuil, è un impiegato frustrato che si trova in procinto di essere licenziato. Per risolvere la sua situazione, gli viene consigliato di fingersi omosessuale. Questa decisione cambia radicalmente le dinamiche all’interno dell’azienda in cui lavora, una fabbrica di profilattici. Dopo il suo coming out, l’azienda si vede costretta a mantenere Pignon nel suo lavoro, poiché il licenziamento di un impiegato dichiarato gay potrebbe danneggiare gravemente l’immagine dell’azienda nel contesto della comunità Lgbt.
Le dinamiche della commedia mettono in evidenza come le percezioni e le realtà possano divergere e come le scelte individuali possano influenzare in modi inaspettati il contesto lavorativo e sociale. Inoltre, la pellicola esplora temi come l’identità, i pregiudizi e le aspettative sociali, in un equilibrio di comicità e riflessione.
Il richiamo a questa commedia da parte di Giuli sembra suggerire una sorta di ironia rispetto alla situazione politica attuale, utilizzando il film come un parallelo per evidenziare le complessità e i paradossi che possono emergere nel quadro della politica e della cultura. La scelta di una citazione cinematografica per affrontare questioni serie, come le dimissioni di un funzionario pubblico, suscita riflessioni sul significato e sull’importanza delle apparenti verità nella vita pubblica.
Così, attraverso questo riferimento, Giuli non solo fornisce una risposta a una questione delicata, ma apre anche il dibattito su come le nostre percezioni siano spesso influenzate da fattori esteriori e come le situazioni possano non essere sempre ciò che sembrano.