Apertura della terza Porta Santa del Giubileo della Speranza. Dopo l’inaugurazione delle Porte Sante da parte di Papa Francesco nella Basilica di San Pietro e nel carcere di Rebibbia, questa mattina il cardinale vicario di Roma, Baldassare Reina, ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano.
Durante l’omelia, il cardinale Reina ha sottolineato le sfide del mondo attuale, segnato da guerre, discordie e disuguaglianze. Ha esortato tutti a tendere le braccia verso gli altri, pensando che attraverso la loro disponibilità si possa riflettere l’amore di Dio. Ha affermato che non ci salveremo da soli, ma come una famiglia.
Riflettendo sulla significativa apertura della Porta, Reina ha invitato a considerare con compassione coloro che, simili al figlio minore della parabola, si sentono lontani e indegni, così come coloro che, come il figlio maggiore, portano nel cuore amarezze profonde e non si sentono amati. Ha esteso il suo pensiero a malati, carcerati e a chi vive il dolore, la solitudine, la povertà o il fallimento. Ha menzionato chi ha perso la speranza o chi si è chiuso in se stesso, lontano dalla ricerca di conforto nelle braccia del Padre.
Il cardinale ha rimarcato l’importanza di coltivare la fraternità, invitando tutti a portare Dio dentro le famiglie e nelle relazioni quotidiane, inclusi i legami coniugali e l’attenzione verso gli anziani. Ha esortato a trasformare ogni porta chiusa in una porta aperta, affinché ogni cuore lontano possa trovare la via di ritorno nella casa del Padre.
In conclusione, il messaggio del cardinale Reina si è incentrato sull’accoglienza, la speranza e l’amore incondizionato, elementi essenziali per affrontare le difficoltà del mondo e per costruire una comunità più unita e solidale. L’apertura della Porta Santa, simbolo di misericordia e accoglienza, rappresenta un invito a riflettere su questi valori fondamentali e a mettere in pratica la fratellanza e la solidarietà nelle vite quotidiane.