Un grave episodio di bullismo è avvenuto a Sorrento, in provincia di Napoli, dove un ragazzo è stato aggredito da sei coetanei di età compresa tra i 18 e i 20 anni. La vittima, nel tentativo di difendere un amico da un’aggressione considerata “punitiva”, è stata accerchiata e assalita. Durante l’aggressione, il giovane è stato colpito con calci e pugni, perdendo conoscenza diverse volte. I genitori della vittima hanno denunciato l’accaduto, portando all’arresto degli aggressori.
L’incidente è avvenuto mercoledì 16 ottobre. Sebbene le misure cautelari nei confronti del gruppo siano state eseguite solo recentemente, l’aggressione era motivata dalla vendetta verso l’amico della vittima, che aveva accompagnato a casa l’ex ragazza di uno degli aggressori. La vittima ha subito gravi ferite, tra cui fratture multiple allo zigomo e alla mandibola; è stata trasferita al reparto di chirurgia maxillo facciale dell’Ospedale del Mare di Napoli, dove ha subito un’operazione per la rimozione di un dente e ha ricevuto viti e placche in titanio sul viso, con una prognosi di 3-4 mesi.
Sabato 30 novembre, i carabinieri della compagnia di Sorrento hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura. Gli aggressori sono accusati di lesioni personali gravi, con l’aggravante di aver agito in gruppo.
Le indagini hanno trovato supporto nei racconti di testimoni presenti durante l’aggressione. La giudice delle indagini preliminari ha definito “gravissime” le modalità dell’attacco, sottolineando la “futilità” dei motivi alla base della violenza. Il gruppo ha dimostrato un’evidente “attitudine alla violenza” e una “totale insensibilità” per l’incolumità della vittima, confermando l’allarmante fenomeno del bullismo tra i giovani.