Il 4 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’obesità, e in questa occasione UNICEF Italia, con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità, ha pubblicato il documento “Il peso è giusto?”, che affronta il tema del sovrappeso e dell’obesità infantile. Nel 2022, nel mondo, 37 milioni di bambini sotto i 5 anni e oltre 390 milioni di bambini e adolescenti tra i 5 e i 19 anni erano in sovrappeso. In Italia, nel 2023, il 28,8% dei bambini di 8-9 anni presenta un problema di peso. L’obesità infantile è una grave preoccupazione sanitaria globale, con rischi a lungo termine per la salute fisica e mentale.
Essa è definita dall’OMS come un eccesso di grasso corporeo dannoso, e viene misurata tramite l’indice di massa corporea. Le cause dell’obesità infantile sono molteplici: fattori genetici, ambientali e comportamentali. L’ambiente influisce sull’alimentazione, con l’accessibilità a cibi ricchi di zuccheri e grassi. La sedentarietà, incentivata dall’uso di dispositivi tecnologici, e l’aumento dello stress portano a comportamenti alimentari disordinati.
Le conseguenze includono malattie fisiche come diabete e problemi cardiovascolari, oltre a implicazioni psicologiche come bassa autostima e disturbi alimentari.
Le soluzioni richiedono un approccio integrato: educazione alimentare per bambini e famiglie, promozione di attività fisica e interventi a livello politico, come etichettatura nutrizionale e tassazione su cibi poco salutari. Solo unendo sforzi tra famiglie, scuole e istituzioni si può affrontare efficacemente il problema dell’obesità infantile.