Dopo il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno, il 21 gennaio celebra la Giornata mondiale degli abbracci, un evento che promuove un gesto semplice ma potente: l’abbraccio. Anche se non è una ricorrenza ufficiale, questa giornata, originaria degli Stati Uniti, ha guadagnato popolarità in molti paesi. Gli abbracci sono essenziali per il benessere umano, contribuendo a ridurre la solitudine e comunicare emozioni difficili da esprimere a parole.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato gli effetti benefici dell’abbraccio, sia a livello psicologico che fisico. Gli abbracci trasmettono calore, vicinanza ed empatia, migliorando l’umore e abbassando i livelli di ansia e stress. Quando si riceve un abbraccio, il cervello stimola la produzione di neurotrasmettitori e ormoni che promuovono il benessere psicofisico e rinforzano il sistema immunitario.
Secondo la psicologa Agnese Rossi, gli abbracci attivano la produzione di endorfine, neurotrasmettitori che alleviano il dolore e favoriscono la felicità. Inoltre, stimolano la produzione di ossitocina, che contribuisce a rallentare il battito cardiaco e a ridurre ansia e stress, abbassando così anche la pressione sanguigna e il rischio di malattie cardiache. A livello chimico, gli abbracci aumentano anche i livelli di serotonina, importante per il sonno e per prevenire l’ansia, mentre diminuiscono i livelli di cortisolo, l’ormone responsabile dello stress. La Giornata mondiale degli abbracci serve quindi a ricordare l’importanza di questo gesto universale e i suoi effetti benefici sulla salute.