Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha reso note le decisioni emerse durante il G7 Lavoro riguardo a un nuovo piano d’azione per lo sviluppo e l’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) nei luoghi di lavoro, adottando un approccio umanocentrico. Durante una conferenza stampa, Calderone ha delineato che questo piano si fonda su azioni concrete destinate a rispondere a diverse sfide, come l’automazione dei processi, la privacy dei lavoratori, la trasparenza e la responsabilità delle decisioni, oltre alla selezione e distribuzione delle mansioni nei contesti lavorativi. Un aspetto chiave è la capacità dell’IA di anticipare le evoluzioni del mercato del lavoro, individuando le professionalità del futuro e facilitando l’allineamento tra domanda e offerta di lavoro.
Calderone ha inoltre evidenziato l’importanza di una piattaforma per l’inclusione sociale e lavorativa, che non solo identificasse le opportunità formative disponibili in Italia, ma che sfruttasse anche l’analisi dei dati per comprendere meglio le esigenze aziendali e le opportunità di formazione. Questo approccio permette di prevedere i bisogni occupazionali, sottolineando la necessità di prepararsi per il futuro del lavoro.
Entro il 2050, si prevede che la forza lavoro nei Paesi del G7 si ridurrà di un terzo, crescendo parallelamente la percentuale di lavoratori sopra i 65 anni. Calderone ha argomentato che è necessaria una strategia integrata per promuovere l’invecchiamento attivo e aumentare l’inclusività dei mercati del lavoro per giovani e donne, evidenziando l’impegno collettivo in tal senso.
In questo contesto, il ministro ha sottolineato la necessità di investire nelle competenze dei lavoratori, assicurando che anche gli anziani possano ricevere una formazione adeguata per rimanere attivi nel mercato. Un ulteriore foco dell’incontro è stato sulla qualità della formazione continua, considerando fondamentale l’interazione tra diverse generazioni nel mondo del lavoro. È essenziale garantire che i sistemi formativi siano allineati con le aspettative delle imprese e dei lavoratori, rendendo l’istruzione accessibile a tutti. In sintesi, il piano del G7 mira a costruire una forza lavoro preparata, inclusiva e in grado di affrontare le sfide future attraverso l’IA e la formazione continua.