VENEZIA – Scontri tra polizia e manifestanti contro il G20. Al grido “We are untouchable another world is possible” parte del migliaio di attivisti che dalle 14.30  stava protestando pacificamente alle Zattere, all’improvviso si è compattato in un corteo. Lo scopo era uscire dalla zona autorizzata e andare, simbolicamente, verso l’Arsenale, dove da giovedì sono riuniti i big di banche e finanza.

G20, scontri a Venezia cariche della polizia contro i manifestanti


In testa al corteo decine e decine di manifestanti con il caschetto sono avanzati lentamente verso il Ponte dell’Accademia per Rio Terà Foscarini proteggendosi dietro a tre pannelli in plexiglas con scritto “Against G20 Climate and Social Justice Now”. Dalla parte opposta una quarantina di poliziotti in tenuta antisommossa li aspettava, pronti a difendere il passaggio.

A un certo punto, tra fumogeni colorati e una tensione crescente i manifestanti e i poliziotti si sono scontrati in una lunga carica prolungata dove sono volate manganellate da una parte e colpi di bastone dall’altra. Sono stati lanciati ombrelli, bastoni, bottiglie e cartelloni e nello scontro sono stati distrutti due piccoli alberi e alcuni grandi vasi di un albergo.

Il clou è stato raggiunto con un lancio di numerosi petardi, fumogeni e fuochi d’artificio. Lo scontro, durato una decina di minuti, era nell’aria. Da giorni gli attivisti denunciavano infatti la distanza tra i pochi che decidono e la cittadinanza che chiede di essere ascoltata.

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