Piogge intense hanno attirato molti appassionati di funghi nei boschi, ma la stagione ha già registrato casi di intossicazione, con quattro morti e un trapianto di fegato segnalati. Carlo Locatelli, direttore del Centro antiveleni e tossicologico Maugeri, ha notato un significativo aumento delle intossicazioni, con circa 600 casi seguiti quest’anno, già pari al totale dell’intera stagione precedente. Novembre è un mese cruciale per la raccolta di funghi e le intossicazioni possono coinvolgere più persone a causa di pasti condivisi.
Locatelli avverte che solo i casi gravi e complessi arrivano al centro, poiché le intossicazioni più lievi sono frequentemente trattate altrove. Tra i casi segnalati, alcuni hanno testato positivo per la tossina dell’amanita, una delle più pericolose. Negli ultimi giorni, con il bel tempo e il Giorno dei Morti, molte persone sono state nei boschi, aumentando il rischio di avvelenamento.
Quest’anno, a differenza delle annate secche, i funghi sono cresciuti in abbondanza, rendendo la stagione attuale particolarmente attiva. L’esperto prevede un aumento dei casi di intossicazione fino a quando le temperature non scenderanno. L’appello è di far controllare i funghi da micologi professionisti prima di consumarli, in particolare per i bambini.
I funghi possono risultare pericolosi anche per persone in buona salute, e confondere quelli velenosi con quelli commestibili è facile, nonostante si ritenga di avere esperienza. La tossina alfa-amanitina, presente in molte specie pericolose, rappresenta un grave rischio. Le intossicazioni possono colpire persone di tutte le età, con una dose tossica che può variare in base al peso corporeo.
Locatelli sottolinea l’importanza di riconoscere i sintomi di avvelenamento, che variano notevolmente. I segni possono apparire rapidamente o anche dopo diverse ore, rendendo difficile il riconoscimento precoce dell’intossicazione. Sintomi gastrointestinali come nausea e vomito possono essere scambiati per tossinfezioni alimentari, complicando ulteriormente la diagnosi. La varietà di effetti e la capacità di alcuni funghi di produrre sintomi neurologici richiedono attenzione e precauzione.