– Dopo la presentazione del piano industriale, accolto male dal mercato, è record di scommesse al ribasso per il titolo Tim. Le posizioni ribassiste contro Tim – riferisce il Financial Times – sono “almeno raddoppiate” raggiungendo il picco in quasi vent’anni. Stando, infatti, ai dati di S&P Global sul prestito titoli, ritenuto un indicatore affidabile di quelle che sono le posizioni corte su una società, le azioni in prestito sono salite al 19,33% del capitale, quota che – scrive il quotidiano britannico – “segna il più alto livello di posizioni corte dal 2005” e il cui valore di mercato ammonta a circa 930 milioni di euro. Tra i venditori allo scoperto ci sono il Canada Pension Plan Investment Board e l’hedge fund con sede a Londra Qube Research & Technologies, che scommettono rispettivamente contro lo 0,5% e lo 0,72% delle azioni di Telecom Italia.
Il tutto mentre l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, è in corsa per una conferma del suo mandato nell’assemblea di aprile. “Quando improvvisamente si vedono gli investitori shortare un’azione come in questo caso è generalmente a causa di un grosso evento – commenta un analista anonimo del Financial Times –. Nel caso di Telecom, il piano del ceo sembra troppo poco per spiegare la dimensione di quello che sta accadendo”. Alla base del boom di azioni in prestito – questa l’ipotesi che si sta affacciando in queste ore – potrebbe esserci una manovra volta a influire sull’esito dell’assemblea di aprile: i titoli possono infatti servire per votare nella battaglia che vedrà contrapporsi la lista del cda, che ricandida Labriola e che è sostenuta da Cdp e dal governo, e quella del fondo Merlyn, che oltre alla rete, intende vendere Tim Brasil e la Service co, riducendo Tim ad una Tech company focalizzata su Enterprise. I candidati non sono noti anche se il fondo dell’ex banchiere Alessandro Barnaba – il cui co-fondatore Maarten Petermann, come riporta il Ft, ha contribuito ad organizzare una visita dell’ex premier britannico Boris Johnson al presidente del Venezuela, Nicolas Maduro – potrebbe puntare sull’ex manager Tim, Stefano Siragusa.
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