Il generale Francesco Paolo Figliuolo potrebbe essere nominato nuovo vicedirettore dell’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza estera. Sebbene non ci sia ancora conferma ufficiale, il governo di Giorgia Meloni sta considerando Figliuolo come uno dei candidati principali per questo prestigioso ruolo. Attualmente, l’incarico è occupato da Nicola Boeri, che andrà in pensione a febbraio 2025. Figliuolo, ex commissario per la gestione dell’emergenza Covid-19, dovrà rinunciare ai suoi attuali incarichi, inclusa la sua posizione di comandante del Comando Operativo Interforze (Covi) e commissario per le alluvioni, se accetterà il nuovo ruolo.
Nel contesto di questa possibile nomina, il governo è anche alla ricerca di figure che possano sostituire Figliuolo nelle sue funzioni correnti. Tra i nomi che circolano per questo incarico vi è Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, che ha già espresso il suo interesse nel contribuire alla ricostruzione dopo le recenti calamità.
L’Aise è un ente chiave nel sistema di sicurezza nazionale, responsabile della salvaguardia dell’indipendenza, dell’integrità e della sicurezza del Paese. Si occupa di raccogliere e analizzare informazioni cruciali per proteggere il Paese dalle minacce esterne e interne, gestendo anche attività di vigilanza sui possibili spionaggi in ambito internazionale.
Francesco Paolo Figliuolo è noto soprattutto per il suo ruolo come commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, incarico iniziato il 1° marzo 2021 sotto il governo di Mario Draghi e conclusosi il 31 marzo 2022. È stato poi nominato generale di corpo d’armata e ha assunto nel corso del tempo diverse responsabilità speciali, incluso il comando del Covi. Più recentemente, il 27 giugno 2023, ha ricevuto l’incarico di commissario straordinario per la ricostruzione a seguito delle devastanti alluvioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna, le Marche e la Toscana.
La conferma della sua nomina a vicedirettore dell’Aise potrebbe giungere entro la fine del 2024, rendendo Figliuolo una figura centrale nella sicurezza nazionale italiana in un periodo di sfide economiche e sociali.