Circa 3.000 partecipanti da oltre 130 Paesi si riuniscono oggi a Davos per il 55esimo Annual Meeting del World Economic Forum. Questo piccolo comune svizzero, situato nei Grigioni, è soggetto a un imponente servizio di sicurezza e per cinque giorni sarà al centro dell’attenzione mondiale. Gli abitanti localmente notano che, essendo le piste da sci poco affollate, è un ottimo momento per gli sport invernali. Fino al 1971, Davos era nota principalmente come meta sciistica e come ispirazione per Thomas Mann nel suo romanzo “La montagna incantata”. Da oltre 50 anni, a gennaio, si svolge questo importante convegno, con l’unica eccezione durante la pandemia.
Quest’anno, si aspettano circa 350 leader governativi, compresi 60 capi di Stato e di governo, che discuteranno il tema “Collaborazione nell’era intelligente”. Si esploreranno strategie per rilanciare la crescita economica, sfruttare le nuove tecnologie e rafforzare la resilienza sociale in un contesto di tensioni geopolitiche e cambiamenti economici. Il Forum si apre mentre si svolge l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca; il presidente parteciperà in videoconferenza, e il suo ritorno è destinato a essere un tema centrale di discussione. È previsto un panel dedicato al futuro degli Stati Uniti e al suo impatto sul contesto globale, incluse le nuove misure tariffarie e fiscali proposte da Trump. Anche Volodymir Zelensky interverrà via collegamento.
Altri temi in agenda includono il cessate il fuoco in Medio Oriente e gli sviluppi nella regione. Il Rapporto annuale sui rischi globali per il 2025 indica che tra i principali rischi vi sono i conflitti armati, gli eventi meteorologici estremi, la disinformazione e le crescenti divisioni sociali. Klaus Schwab, fondatore del WEF, ha dichiarato che la transizione verso un’era intelligente presenta rischi, ma anche opportunità per affrontare le attuali sfide. La collaborazione è vista come la chiave per un nuovo rinascimento. Tra i leader presenti ci sono Ursula Von Der Leyen, Ding Xuexiang, Olaf Scholz, Javier Milei, Pedro Sanchez, e anche alti funzionari di organizzazioni internazionali come Christine Lagarde, Ngozi Okonjo-Iweala e Kristalina Georgieva. Tra gli italiani, è attesa la presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci.