Lunedì 9 dicembre, alle 6:33 del mattino, si è verificata una scossa di terremoto a Roccamonfina, in provincia di Caserta, con una magnitudo di 3.6, registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La profondità del sisma è stata di circa 2 chilometri. Questo evento giunge dopo uno sciame sismico che ha interessato i Campi Flegrei il 6 dicembre. La scossa è stata avvertita non solo a Roccamonfina, ma anche in altri comuni del Casertano, come Conca della Campania, e addirittura a Napoli, dove residenti hanno condiviso le loro esperienze sui social media.
Sebbene le avvisaglie di un terremoto siano state percepite in varie aree, al momento non si segnalano danni a persone o cose. Alcuni cittadini hanno riferito di aver sentito la scossa anche a Sessa Aurunca, in una zona recentemente colpita da un crollo, e in altri comuni tra cui Sparanise, Monte di Procida, Quarto, Santa Maria Capua Vetere, Aversa e Teano. I residenti di Pozzuoli, nei Campi Flegrei, hanno vissuto momenti di paura, soprattutto dopo lo sciame sismico del 6 dicembre; uno ha persino pensato all’ipotesi di bradisismo.
Diverse persone hanno raccontato i loro sentimenti di sorpresa e paura, descrivendo la scossa come un forte “boato” che li ha portati a pensare a un aereo in transito. Un altro utente ha dichiarato: “Sentita chiaramente a Scauri, mi ondeggiava il letto.” Questo sisma, pur non avendo causato danni, ha suscitato un forte interesse e discussione sui social, evidenziando la sensibilità della popolazione locale rispetto a eventi sismici.
La minaccia dei terremoti in Italia è un argomento frequente, con molte domande su cosa fare e come prepararsi in caso di scosse future. Questo terremoto, sebbene non catastrofico, è un ulteriore promemoria della presenza del rischio sismico nella regione campana e dell’importanza di mantenere la vigilanza.