Mentre in piazza del Popolo si svolge una manifestazione europeista organizzata dal giornalista Michele Serra, piazza Barberini ospita una contro-manifestazione di Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, in opposizione all’aumento degli armamenti, durante la quale sono state bruciate bandiere europee. Gli slogan degli attivisti esprimono una chiara condanna della guerra e un rifiuto del finanziamento militare, con frasi come “Non un euro alla loro guerra”.
La manifestazione di Potere al Popolo, che coinvolge anche l’Anpi di Roma, l’Arci e il sindacato Usb, ha visto i partecipanti riunirsi dopo una partenza dal teatro Quirino. Le bandiere europee sono state bruciate davanti ai ritratti di leader come Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron e Giorgia Meloni. Il gruppo accusa alcune fazioni del Partito Democratico e la manifestazione di Serra di sostenere il “furto” ai danni dei lavoratori europei per favorire le lobby belliche.
A Roma, si sono tenute tre manifestazioni in totale. La prima, organizzata da Michele Serra e da Repubblica, ha visto la partecipazione di vari partiti e sindacati, tutti impegnati per un’Europa unita. Una seconda protesta è stata avviata da Marco Rizzo di Democrazia Sovrana Popolare, richiedendo un’Italia più sovrana in Europa. Infine, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista hanno ribadito la loro opposizione al piano di riarmo europeo, noto come ReArm Europe, approvato il 6 marzo con l’obiettivo di potenziare la difesa europea con un investimento di 800 miliardi di euro.