Si preannuncia una giornata difficile per molti italiani il prossimo 8 novembre, quando avrà luogo uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale. Questa protesta durerà 24 ore e interesserà bus, tram e metropolitane, ma non i treni, poiché i lavoratori di Trenitalia, Italo e Trenord non parteciperanno. I sindacati del settore, tra cui Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna, hanno proclamato questa iniziativa, che non rispetterà le consuete fasce di garanzia.
Lo sciopero è motivato dal rinnovo del contratto nazionale per il trasporto pubblico, scaduto il 31 dicembre 2023. I sindacati affermano che la mobilitazione è diventata “inevitabile” a causa della continua indifferenza da parte delle associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav. Nonostante i precedenti scioperi avvenuti a luglio e settembre, non ci sono state convocazioni per un confronto costruttivo per risolvere la questione. Inoltre, i sindacati denunciano carenze di risorse e la mancanza di politiche di programmazione adeguate, richiedendo anche una riforma del settore per migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro.
A differenza di quanto avviene di solito, lo sciopero dell’8 novembre verrà effettuato senza rispettare le fasce di garanzia, che di solito garantiscono la mobilità nei momenti di maggiore affluenza. Questa forma di protesta è considerata “estrema” e la legge consente tale modalità solo una volta in una vertenza per il rinnovo di un contratto nazionale. Di conseguenza, saranno garantiti solo i servizi essenziali, come i collegamenti con porti e aeroporti, i trasporti scolastici e quelli per persone con disabilità.
In concomitanza con lo sciopero, si svolgerà anche una manifestazione a Roma davanti al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Questa giornata segnerà, quindi, un’importante mobilitazione dei lavoratori del trasporto pubblico, che rivendicano diritti e un futuro migliore per il settore. Pertanto, gli utenti dei mezzi pubblici sono avvisati di organizzarsi di conseguenza per affrontare le possibili difficoltà nella mobilità.