Dopo un mese dalla sua messa in onda, Rai 2 ha deciso di chiudere L’altra Italia, programma condotto da Antonino Monteleone, a causa di ascolti molto bassi. Il programma è iniziato il 3 ottobre con uno share dell’1,8%, ma ha visto una rapida discesa fino allo 0,99%. Questa situazione ha determinato la decisione di terminare la trasmissione, poiché non ha saputo attrarre il pubblico come previsto dal direttore degli approfondimenti Rai, Paolo Corsini, che l’aveva presentata come uno dei format più attesi della stagione.
L’altra Italia doveva offrire una nuova visione del paese, ma il suo stile narrativo non ha soddisfatto le aspettative. Nonostante le aspirazioni iniziali, i risultati di ascolto non hanno giustificato la continuazione del programma. Rai ha comunicato che, insieme a Monteleone e alle direzioni di Distribuzione e Marketing, analizzerà possibili soluzioni per un nuovo format. Si considera una collocazione oraria più favorevole e un progetto rinnovato, anche se non è chiaro se Monteleone sarà coinvolto in questa nuova iniziativa.
Il fallimento di L’altra Italia avviene in un contesto difficile per rai, che deve affrontare anche le problematiche legate a Lo stato delle cose di Massimo Giletti su Rai3. Purtroppo, attrarre un pubblico giovane con format di approfondimento è risultata una sfida complicata, portando a riflessioni su come la Rai possa riconquistare gli spettatori che sempre più si orientano verso contenuti digitali e piattaforme on-demand.
Con questa chiusura, Rai cerca di ridefinire la propria offerta programmando una strategia più mirata che possa adeguarsi ai gusti e alle esigenze del pubblico contemporaneo. L’esperienza di Monteleone potrebbe tornare utile in un programma futuro, ma le risorse ridotte e un nuovo approccio sono elementi che contribuiranno a contenere i costi e a rendere il progetto più sostenibile. L’analisi della situazione attuale è in corso e le prossime settimane saranno decisive per orientare le scelte della rete.