Il 27 maggio 2023, A., l’amante di Alessandro Impagnatiello, ha inviato un messaggio al barman esprimendo la necessità di parlare, poche ore prima del femminicidio di Giulia Tramontano. Alle 13:26 A. ha contattato Impagnatiello, mentre dopo si è telefonicamente accordata con Giulia per un incontro a Milano. Ignorando entrambe la duplicità della relazione del barman, A. ha messo in discussione Impagnatiello. In una serie di messaggi, ha dimostrato di essere a conoscenza della verità, affrontandolo con frasi come “Ma veramente ti metti a chiamare Giulia?” e dichiarando che entrambe erano a conoscenza della situazione.
I toni si sono intensificati, con A. che ha affermato “Basta, il tuo gioco è finito” e ha inoltrato un messaggio di Giulia in cui si affermava che Impagnatiello fosse il padre del suo bambino. Le due donne si sono incontrate alle 16:57 a Milano per confrontarsi. Poche ore dopo, Giulia è stata uccisa. Alle 22:12, Alessandro aveva già assassinato la fidanzata e ha continuato a chiedere un incontro ad A. senza la presenza di Giulia, evidenziando la sua volontà di chiarire la situazione.
Impagnatiello ha insistito molto, proponendo di incontrarsi privatamente, ma A. ha rifiutato, desiderando che Giulia fosse presente. Il barman, convinto di poter meglio gestire la situazione, ha assicurato che Giulia sarebbe stata disponibile l’indomani. Tuttavia, non c’è mai stata un’accettazione da parte di A. per un incontro privato.
La tragedia culmina con la condanna di Alessandro Impagnatiello, che il 25 novembre è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano, avvenuto lo stesso giorno dell’incontro tra le due donne. La ragazza,incinta di sette mesi, è stata uccisa a coltellate nell’abitazione a Senago, dopo aver scoperto la relazione segreta del fidanzato. Impagnatiello ha tentato di bruciare il corpo dopo il delitto, rivelando la gravità e la brutalità dell’azione. Durante la lettura della sentenza, la madre di Giulia si è lasciata andare a lacrime, evidenziando il dolore e la tragedia di questo femminicidio.