Un tragico femminicidio si è verificato a Torino, dove un uomo ha accoltellato la propria ex moglie davanti al loro figlio di 13 anni, per poi fuggire. Il giovane ha tentato di inseguire il padre subito dopo l’aggressione. Poco prima della mezzanotte tra il 23 e il 24 settembre, l’attacco è avvenuto in un appartamento nel quartiere Barriera di Milano, in via Cigna. I vicini hanno avvertito le forze dell’ordine di una violenta lite familiare. All’arrivo dei carabinieri, hanno trovato la donna di 35 anni gravemente ferita a causa della coltellata inferta dal marito.
Subito dopo l’aggressione, i carabinieri hanno chiamato il 118, e un’ambulanza è giunta rapidamente sul posto. Nonostante i tentativi di soccorso, le condizioni della vittima erano critiche. È stata trasportata d’urgenza in ospedale, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla; è deceduta pochi minuti dopo il suo arrivo. L’ex marito, nel frattempo, era ancora in fuga.
Questo episodio evidenzia una volta di più la gravità del fenomeno dei femminicidi in Italia e la drammatica situazione delle donne vittime di violenza domestica. Spesso, questi eventi si verificano in presenza di minori, come testimoni impotenti di situazioni di terrore e violenza. Il figlio della coppia, nel tentativo di fermare il padre, ha mostrato un coraggio straordinario, ma purtroppo non è riuscito a prevenire la tragedia.
Le indagini sulla fuga dell’aggressore sono proseguite, e le forze dell’ordine hanno intensificato le ricerche nella zona. L’arresto del presunto assassino è avvenuto poco dopo, grazie all’efficace azione dei carabinieri. La notizia dell’evento tragico ha suscitato indignazione e sgomento nella comunità locale, che ora chiede maggiore attenzione e misure di prevenzione contro la violenza di genere.
Questo drammatico episodio torna a mettere in luce l’urgenza di interventi culturali e sociali per affrontare la violenza maschile contro le donne, nonché la necessità di proteggere le vittime e garantire loro un sostegno adeguato. La società è chiamata a riflettere e agire per prevenire simili tragedie in futuro, affinché non accadano più femminicidi.