Questa iniziativa è stata proposta da Roberto Pella, vice presidente Anci, durante la scorsa manovra economica, e ha permesso di stanziare un contributo significativo all’Unpli, che rappresenta tutte le Pro Loco italiane, veri e propri bracci operativi per i sindaci e gli amministratori locali. In Italia ci sono circa 8.000 comuni, di cui quasi 6.000 con meno di 5.000 abitanti. In questi piccoli comuni, il patrimonio immateriale è prezioso non solo dal punto di vista storico-culturale, ma anche per l’occupazione e il mantenimento del territorio. È fondamentale catalogare e promuovere queste risorse affinché i turisti possano scoprire non solo le grandi città come Roma, Firenze e Venezia, ma anche i piccoli centri, contribuendo così alla crescita economica attraverso l’ospitalità, la ristorazione e la valorizzazione delle tradizioni artigianali.
Durante la presentazione dello spot della campagna di comunicazione dell’Unpli, che partirà il 7 dicembre, Pella ha enfatizzato l’importanza delle Pro Loco come volano di sviluppo culturale ed economico. Valorizzare il patrimonio locale fornisce opportunità alle nuove generazioni, sempre più bisognose di trovare riferimenti per la propria formazione. Pella ha sottolineato il ruolo delle istituzioni, che possono sostenere le Pro Loco, ad esempio attraverso un contributo annuale di oltre 24.000 euro per le Pro Loco dei comuni con meno di 3.000 abitanti.
Le Pro Loco sono considerate un moltiplicatore di crescita economica e sociale. Oggi, è fondamentale comprendere l’importanza del valore sociale, specialmente nei piccoli comuni, dove eventi e celebrazioni possono promuovere l’armonia e il senso di comunità. Questi momenti di aggregazione, che spesso includono prodotti tipici, contribuiscono a migliorare il benessere mentale e fisico degli abitanti, riducendo anche i costi sanitari legati alla depressione, che colpisce maggiormente le popolazioni delle grandi città.
Infine, Pella ha concluso sottolineando che le Pro Loco, grazie al loro volontariato, attraggono risorse aggiuntive e sono essenziali per la realizzazione di iniziative nei comuni, specialmente quelli più piccoli. Senza di esse, molte attività e eventi non sarebbero possibili.