L’export italiano ha mostrato una ripresa significativa, superando gli effetti dei dazi. A settembre, si è registrato un aumento del 34% rispetto all’anno precedente, diminuendo l’impatto dei dazi introdotti negli Stati Uniti. I dati Istat indicano un incremento tendenziale del 34,4% per l’export, con buoni risultati anche nelle vendite verso i Paesi Opec (+23,8%), il Giappone (+15,6%) e la Svizzera (+10%).
Rispetto al mese precedente, l’export extra Ue è aumentato del 5,9%, con un incremento del 9,9% rispetto a settembre dell’anno precedente. In particolare, l’export verso gli Stati Uniti, dopo un calo del 21,2% ad agosto, è risalito a un +34,4% a settembre.
Secondo l’Istat, il miglioramento è attribuito a importanti commesse nel settore della navigazione marittima, ma anche al netto di queste, il tasso di crescita è stato del 12%. Questo risultato è migliore rispetto ai competitor europei, come Germania e Francia, il cui export verso gli Stati Uniti è aumentato rispettivamente dell’11% e dell’8%.
Settori chiave come moda, alimentare e arredo hanno contribuito a un fatturato di 9 miliardi durante il periodo estivo, soddisfacendo la domanda statunitense. Le importazioni hanno mostrato un incremento annuo del 76,8%, dopo un calo di agosto del 7,1%.
Il calo di agosto è spiegato con una possibile attesa da parte degli importatori americani, che potevano aver ridotto gli ordini in vista della definizione dei dazi. Una volta chiarita la situazione, gli ordini sono ripresi regolarmente.