Un escursionista di 26 anni ha perso la vita domenica 3 novembre, dopo essere caduto dalla ferrata Val del Rì, situata sopra Mezzolombardo. L’uomo, originario di Nogara nel veronese, stava percorrendo la prima parte della ferrata da solo quando, subito dopo il secondo ponte tibetano, ha perso l’equilibrio. La caduta l’ha portato a precipitare per circa 30 metri all’interno di una forra, finendo nel letto del torrente sottostante. L’allerta è stata lanciata intorno alle 13:15 da un testimone presente sul luogo dell’incidente.
La Centrale unica di emergenza ha mobilitato immediatamente un elicottero, mentre contemporaneamente gli operatori della Stazione Rotaliana – bassa Val di Non del Soccorso Alpino e Speleologico si sono diretti verso il luogo dell’incidente a terra. Discesi dall’alto con una corda, hanno tentato di raggiungere l’escursionista. Sul posto sono stati inviati anche un Tecnico di elisoccorso e un medico, ma purtroppo, all’arrivo, quest’ultimo non ha potuto fare altro che constatare il decesso del giovane.
Dopo aver ottenuto l’autorizzazione dalle autorità competenti, la salma dell’escursionista è stata recuperata dall’elicottero e trasferita in piazzola a Mezzolombardo, dove è stata poi affidata ai Carabinieri. La tragedia ha destato grande risonanza e ha riacceso l’attenzione sui rischi legati all’escursionismo in montagna, specialmente quando si affrontano percorsi impegnativi da soli.