La pizza è molto più di un semplice cibo; rappresenta un viaggio ricco di sapori e storie. Ogni impasto, realizzato con cura, e ogni farina scelta con attenzione rivelano un universo di significato. Dalla selezione del grano alla lievitazione, ogni passaggio della preparazione racconta una tradizione che affonda le radici nella cultura contadina, combinandosi con l’innovazione gastronomica.
C’è + Gusto ha inaugurato l’Arena della Pizza, celebrando il lievitato più amato con un focus sulle tradizioni storiche e sull’innovazione. L’evento ha esplorato le origini della pizza, portando attenzione alle pizzerie storiche e alle ricette tramandate, ma anche ai nuovi ingredienti e alle tecniche moderne. La pizza diventa così simbolo di convivialità, un collegamento tra passato e futuro.
Durante l’incontro, Vincenzo Fotia ha dimostrato l’arte della pizza “senza glutine”, riuscendo a creare un prodotto eccellente e gustoso, capace di rispettare le esigenze alimentari senza compromettere il sapore. Ha sottolineato l’importanza di innovare nel rispetto della tradizione.
Francesco Capece ha inoltre presentato un abbinamento inedito tra le “pizze d’autore” e vini pregiati, mostrando come la pizza possa arricchirsi di complessità e diventare un piatto da degustazione. Giovanni Mandara ha celebrato la “Pizza di Tramonti”, simbolo del Sud, evidenziando la sua capacità di comunicare oltre le barriere culturali.
Tuttavia, l’Arena ha anche accolto le nuove generazioni, come il team GloryPop da Milano, che ha reinterpretato la pizza contemporanea con ingredienti innovativi e colori vivaci. Infine, Matteo Lo Iacono ha chiuso l’evento con una versione moderna della pizza scrocchiarella romana. La pizza, dunque, è un patrimonio culturale vivente, in continua evoluzione.
