Enzo Bambolina ha sollevato un notevole polverone quando Lino Giuliano lo ha chiamato “r1cch1on3 di m3rda”. Inizialmente indignato per l’insulto ricevuto, Bambolina ha suscitato l’interesse del pubblico e dei media. Tuttavia, quando è circolata la voce di una possibile squalifica di Giuliano dal Grande Fratello, il conduttore partenopeo ha cambiato approccio, passando dalla posizione di attacco a quella di difesa. In un’intervista a FanPage, a poche ore dalla diretta, ha dichiarato di non voler procedere legalmente contro Giuliano: “Se dovesse essere escluso per questo motivo mi dispiacerebbe tantissimo… Non voglio che rischi il posto al GF per questo”.
Bambolina ha espresso il suo dispiacere per gli insulti ricevuti dopo il battibecco con Giuliano, il quale aveva incitato i suoi follower a offenderlo. Nonostante questo, ha sottolineato di non avere cattive intenzioni nei confronti di Giuliano, definendolo un “bravo ragazzo” proveniente da una buona famiglia. Ha ribadito che il suo obiettivo non era quello di farlo espellere, ma di mantenere un approccio pungente e ironico, tipico del suo personaggio pubblico, il quale non intendeva tramutarsi in una “trappola”.
Dopo gli eventi, Bambolina ha preso le distanze da quanto accaduto, creando un clima di tensione e polemiche intorno alla figura di Giuliano. Ha affermato che sentirlo escluso dalla casa del Grande Fratello è stato spiacevole, esprimendo il desiderio che Giuliano possa avere in futuro fortuna e serenità nella sua vita. La decisione di Enzo di non voler proseguire per vie legali evidenza una posizione più comprensiva, e si può interpretare come un tentativo di proteggere la reputazione di Giuliano, che potrebbe beneficiare della visibilità data dal reality show.
In sintesi, Enzo Bambolina ha mostrato una certa comprensione nei confronti di Lino Giuliano, disapprovando una possibile squalifica e affermando di non voler nuocere al giovane. Il suo approccio riflette una dualità: la volontà di intervenire quando si tratta di insulti, ma anche un desiderio di non distruggere la carriera di un ragazzo che considera, in fondo, una persona perbene.