Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per dodici mesi riguardo al sistema ospedaliero della Regione Calabria, a causa della situazione critica in atto. La decisione è stata comunicata da Palazzo Chigi al termine della riunione del Cdm. Questa azione segue un emendamento presentato in Senato che è stato successivamente ritirato. È stata prevista la nomina di un commissario straordinario, il cui compito sarà quello di sovrintendere al sistema ospedaliero pubblico per accelerare l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il commissario sarà responsabile della organizzazione e realizzazione di interventi infrastrutturali e di riqualificazione della rete ospedaliera regionale.
Il capo della Protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano, avrà il compito di selezionare e nominare il professionista adeguato per questo incarico. Lo stato di emergenza è un regime giuridico che può essere attivato in seguito a eventi eccezionali come terremoti, incendi o crisi sanitarie, consentendo di agire con urgenza attraverso poteri straordinari per proteggere i cittadini e riparare danni. Durante questo periodo, possono essere sospese le leggi e i vincoli di bilancio, e le libertà personali possono essere limitate per ragioni di sicurezza. L’articolo 24 del decreto legislativo 1/2018 stabilisce che il Cdm dichiara lo stato di emergenza su proposta del presidente del consiglio, in accordo con i membri delle regioni coinvolte, determinando così la durata e l’estensione territoriale dell’emergenza in base alla severità degli eventi.