Questa mattina, alcune famiglie sgomberate dal’ex Mote Agip di Secondigliano hanno occupato la sede della settima Municipalità. Sono circa 20 persone, tra cui quattro famiglie e alcune persone singole, che hanno rifiutato il contributo offerto dal Comune di Napoli, ritenuto insufficiente per trovare un nuovo alloggio. L’emergenza abitativa è emersa subito dopo lo sgombero, avvenuto perché l’Amministrazione ha dichiarato inagibile l’edificio, di sua proprietà da anni. Il Comitato per il diritto all’abitare ha criticato il sindaco Manfredi, accusandolo di non aver mantenuto la promessa di trovare una soluzione per i residenti.
Le persone che vivevano nella struttura occupata erano prive di titolo e avevano scelto di occupare il luogo per necessità. Il Comune di Napoli aveva dismesso la struttura da tempo, lasciandola nel degrado. Dopo lo sgombero, gli occupanti si sono divisi: alcuni sono riusciti a trovare un riparo temporaneo, mentre altri sono rimasti senza una sistemazione, vagando in cerca di un posto dove dormire. Coloro che hanno occupato il Municipio appartengono a quest’ultimo gruppo.
Un altro gruppo di occupanti ha fatto ritorno all’ex Motel di via Roma, riprendendo possesso dei locali. In una nota del Comitato si legge che alcuni si erano rassegnati ad attendere il contributo una tantum, che però non è mai arrivato. Altri chiedono di essere ospitati da qualche parte. Attualmente, queste famiglie vivono in condizioni di precarietà, tra accoglienze temporanee presso parenti, baracche e centri sociali. La situazione è definita un disastro, e si chiede un intervento urgente e credibile per affrontare il problema.