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“Il tempo è scaduto, ora si cambia!”. A dichiararlo è Senior Italia FederAnziani, la federazione delle associazioni della terza età, che con i sui 3,8 milioni di aderenti sottopone alle forze politiche i punti programmatici imprescindibili per avere il consenso dei propri aderenti nella prossima tornata elettorale. “Siamo pronti a scendere in campo – dichiara il presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina -qualora non saranno recepiti tali punti. Ma siamo pronti ad allearci e metterci la faccia con chi garantirà i nostri punti imprescindibili”.

Per arrivare a queste richieste Senior Italia FederAnziani ha coinvolto in maniera capillare i propri aderenti attraverso un percorso condiviso, gli over 65 sono preoccupati per la vita democratica della nazione, che appare turbata da un pericoloso scollamento tra la società civile e la classe politica con schieramenti contrapposti.

Ogni anno gli anziani in Italia, tra le innumerevoli ‘cose’, mettono a disposizione di figli e nipoti 4,6 miliardi di euro provenienti dalle pensioni. A questa somma si aggiunge una quantità di denaro non circolante corrispondente alle ore di lavoro amorevole e gratuito spese nel fare da baby sitter ai nipoti, una cifra stimabile intorno ai 25 miliardi di euro.

“Gli over 65 – si legge in una nota – contribuiscono al sistema paese, ad esempio, con 6 milioni di settimane di vacanze, di cui 2 milioni consumati dagli aderenti a Senior Italia FederAnziani, per un valore di circa 3 miliardi di euro, con oltre 120 milioni per noleggio pullman e con 96 milioni per acquistare 24 milioni di biglietti per visite ai musei. Per non parlare del contributo alla spesa farmaceutica: ogni anno gli anziani consumano il 63% del totale dei farmaci, spendendo di tasca propria, oltre alla fascia a carico del Ssn, ben 4 miliardi di euro per i farmaci non rimborsabili e infine consumano il resto per elettricità, gas e telefono, oltre che per mangiare. Senior Italia FederAnziani è convinta che 13,8 milioni di cittadini over 65 anni e che votano, possano dare alla nazione ancora molto! Rappresentiamo il 38% del denaro cash nelle banche, infine possediamo il 68% di tutti i beni immobiliari”.

Dieci i punti rivolti da Senior Italia FederAnziani alle forze politiche per avere il consenso elettorale. 1) Istituzione di un ministero degli anziani o delle politiche della terza età.

2) Pensioni dignitose e adeguate: il 67% dei pensionati italiani percepisce meno di 1.000 euro al mese, il 17% ha una pensione inferiore a 500 euro.

3) Equità sanitaria per i cittadini: livelli essenziali di assistenza con eguaglianza sociale, sanitaria e territoriale. prevenzione sanitaria obbligatoria: la salute non è un diritto, ma anche un dovere del cittadino.

4) Sussidiarietà orizzontale: istituzione di un fondo per le famiglie in condizioni di difficoltà. implementazione del fondo per le persone non autosufficienti come doverosa assunzione di responsabilità dello stato.

5) Istituzione di un fondo speciale per i centri anziani: favorire l’invecchiamento attivo come valore, risorsa, opportunità sociale, inserendo l’anziano nella vita sociale e culturale del paese. incentivare il volontariato delle persone anziane nei diversi ambiti della società.

6) Garantire il lavoro senza discriminazione per età: favorire la riqualificazione professionale e l’accesso flessibile al pensionamento.

7) Sostenere il patto intergenerazionale: promuovere la trasmissione dei saperi e delle competenze professionali dall’anziano al giovane, favorire la trasmissione d’impresa e facilitare l’accesso dei giovani al lavoro ed al sistema di sicurezza sociale che garantisca anche per il futuro pensioni certe e adeguate.

8) Turismo e terza età: rilanciare il turismo come settore strategico e risorsa insostituibile per lo sviluppo economico del paese, promuovendo il viaggio solidale e la vacanza degli over 65.

9) Rinnovare la politica: fatti, non solo parole: indicare obbligatoriamente, prima del voto, gli obiettivi con tempi certi e modi di realizzazione per ogni punto programmatico.

10) Governare con onestà, competenza, rigore: eliminare gli sprechi, il clientelismo e il parassitismo. Riorganizzare i servizi dello Stato ottimizzando la spesa e promuovendo il merito e la trasparenza.

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