– A un mese dalle prossime elezioni europee il focus dei mercati si sposta su questo evento rilevante che, assieme al possibile taglio die tassi della BCE, potrebbe radicalmente cambiare il panorama dell’economia e dei mercati europei. La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen si appresta a passare il testimone a coloro che usciranno vincitori dalla corso peer l’Europarlamento, con grandi sfide davanti ed una situazione di grande incertezza sul panorama internazionale.
L’attuale contesto vede una UE stretta fra due fuochi: da un lato gli USA e la loro crescita robusta nonostante e politiche restrittive della Fed, dall’altro la Cina che va conquistando un ruolo di leadership in campo tecnologico ed energetico. In mezzo l’Europa ed una serie di scelte mancate ai fini di una maggiore integrazione, prima fra tutti il macato completamento dell’unione bancaria e del mercato die capitali. E’ e proprio questa una delle proposte lanciate di recente da Enrico Letta.
L’importanza delle prossime europee
Per l’agenzia S&P Global “è fondamentale riconoscere l’importanza cruciale delle prossime elezioni europee”. “L’economia europea sta vivendo un momento sfidante e sta perdendo terreno rispetto a concorrenti globali come gli Stati Uniti e la Cina. – spiega Sylvain Broyer, Chief Economist EMEA di S&P Global Ratings- Nonostante abbia evitato la recessione e si sia avvicinata a un livello di piena occupazione, le sfide legate alla produttività in Europa persistono”.
Il declino della produttività, particolarmente evidente nelle economie principali dell’eurozona come Paesi Bassi, Francia, Germania e Italia, sottolinea la necessità di intervenire collettivamente. Per recuperare la competitività e guidare la crescita sostenibile, i responsabili politici dell’UE devono accelerare l’integrazione e consolidare il mercato unico europeo. Ciò richiede un Parlamento europeo agile e una Commissione europea altamente impegnata.
Il Rapporto Letta
Il recente rapporto di Enrico Letta sul completamento del mercato unico è un esempio della direzione in cui dovrebbe muersi l’UE e la ncessità di uno sforzo congiunto per affrontare queste sfide.
Nel suo rapporto al Consiglio europeo, Letta ha spiegato che la “leva” che può rendere l’UE competitiva nel nuovo panorama internaizonale è rappresnetata dall‘Unione del Mercato dei capitali, poichè solo un mercato finanziario integrato, senza barriere e con regole e vigilanza comuni, potrà rendere più agile la circolazione dei capitali ed attivare gli ingenti investimenti necessari a fnanziare la doppia transizione energetica e digitale, l’innovazione tecnoloigica, l’intelligenza artificiale e così via.
A differenza dell’unione bancaria, che si è concretizzata in regole e vigilanza comuni, l’unione del mercato dei capitali ha registrato progressi sin qui molto limitati, a causa dei numerosi ostacoli frapposto dai Singoli stati membri dlela UE e forse per la difficoltà di individuare una autorità comune come nel caso della BCE per l’Unione bancaria.
Tutto questo ha come corollario le dimensioni ridotte dei mercati dei capitali europei rispetto agli USA: un topolino davanti ad un elefante. Secondo il rapporto di Letta, in UE ci sono 33mila miliardi di risparmi privati ed ogni anno circa 300 miliardi fuoriescono dall’UE per dirigersi in USA e tornare in UE sotto forma di investimenti sulle società europee. Una sorta di paradosso.
Necessario attivare gli investimenti
“Come riconosciuto da Letta, il progetto dell’Unione dei Mercati dei Capitali offre una chiara roadmap per il progresso. Il raggiungimento dei suoi obiettivi rappresenterebbe un significativo passo in avanti, sbloccando il potenziale del risparmio europeo per gli investimenti nazionali”, sottolinea l’esperto di S&P Global Ratings.
“Le misure chiave del programma per un mercato unico dei capitali, in particolare l’integrazione dei mercati azionari, le riforme fiscali e il perfezionamento delle leggi fallimentari, possono aprire la strada a un’economia europea più dinamica e resiliente“, afferma Broyer, ribadendo che l’Europa è in grado di “intraprendere un percorso verso la prosperità e la stabilità in un contesto globale sempre più competitivo”.