7.7 C
Roma
lunedì, 9 Dicembre, 2024
HomeAttualitàEfficacia del farmaco tirzepatide in uno studio

Efficacia del farmaco tirzepatide in uno studio

Nei pazienti adulti con prediabete e obesità o sovrappeso, tirzepatide di Eli Lilly ha dimostrato di ridurre significativamente il rischio di sviluppo del diabete di tipo 2 quando somministrato settimanalmente per via sottocutanea. I risultati dello studio Surmount-1, pubblicati su ‘The New England Journal of Medicine’ e presentati a ObesityWeek 2024, evidenziano che, alla dose di 15 mg, tirzepatide causa una riduzione media del peso corporeo fino al 23%, rispetto al solo 2,1% del placebo. Nello studio, è stata registrata una riduzione del 94% del rischio di progressione a diabete di tipo 2 per tutti i dosaggi di tirzepatide (5, 10, 15 mg) rispetto al placebo. Quasi il 99% dei soggetti trattati con tirzepatide non ha sviluppato diabete alla settimana 176, con la perdita di peso mantenuta per l’intero periodo di trattamento.

Riccardo Candido, presidente della Federazione FeSdi, sottolinea l’importanza di affrontare il prediabete attraverso cambiamenti nello stile di vita, evidenziando che i risultati dello studio Surmount offrono una nuova prospettiva per un approccio preventivo alla malattia, intervenendo su un fattore di rischio chiave come l’obesità. Tirzepatide è il primo e unico farmaco che agisce come doppio agonista dei recettori Gip e Glp-1, ormoni responsabili dell’effetto incretinico. Lo studio ha anche mostrato miglioramenti nel controllo della glicemia, nei fattori di rischio cardiometabolico e nella qualità della vita legata alla salute, mantenuti nel corso delle 176 settimane.

Rocco Barazzoni, presidente della Società italiana di obesità, mette in evidenza come l’obesità rappresenti un rischio per milioni di adulti e sia il principale fattore di rischio per il diabete di tipo 2. Gli esiti dello studio Surmount supportano l’idea che la riduzione dell’obesità non solo controlli il diabete, ma possa anche prevenirlo, insieme ad altre complicanze associate. Il profilo di sicurezza di tirzepatide, esaminato per 193 settimane, si è dimostrato coerente, con eventi avversi principalmente gastrointestinale e di gravità generalmente lieve o moderata, tra cui nausea, diarrea e costipazione.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI