Il Six Kings Slam, un torneo di tennis esibizione tenutosi a Riad con i migliori tennisti del mondo, ha suscitato diverse polemiche. Per questo evento è stato garantito il montepremi più alto di sempre, con il vincitore Jannik Sinner che ha ricevuto sei milioni di euro e gli altri partecipanti 1,5 milioni solo per accettare l’invito.
Recentemente, Sinner ha dichiarato di non essere andato in Arabia per denaro, ma per sfidare i migliori giocatori. Tuttavia, Carlos Alcaraz, sconfitto da Sinner nella finale di Riad e presente in conferenza stampa prima del torneo di Parigi-Bercy, ha visto le cose diversamente. Alcaraz ha affermato che sarebbe poco sincero dire di essere andato a Riad solo per divertimento, sostenendo invece che i soldi hanno una loro importanza.
Lo spagnolo ha spiegato: “È ovvio che c’entrano anche i soldi. Tutti lavorano anche per quello, questa è la vita. Amo giocare a tennis e spesso non penso ai soldi; gioco per amore e divertimento. Ma bisogna anche essere realistici e ammettere che si vuole guadagnare”. Ha quindi aggiunto che, poiché a Riad erano stati distribuiti i premi in denaro più alti della storia, questa rappresentava una motivazione importante per partecipare, se non addirittura fondamentale.
La tensione tra la passione per il gioco e le reali motivazioni economiche continua a essere un tema ricorrente nel mondo del tennis professionistico, specialmente in contesti come quello saudita, dove il denaro in palio è moltiplicato rispetto ad altri tornei. La dichiarazione di Alcaraz mette in luce il conflitto che molti atleti potrebbero vivere: l’amore per lo sport contrapposto agli incentivi economici.
Questo evento ha mostrato, quindi, come il mondo del tennis sta evolvendo, con sempre più tornei che offrono premi stratosferici e come i tennisti stessi si trovano a dover giustificare le loro scelte tra passione e opportunità economiche. Il Six Kings Slam resta quindi un argomento di vivace discussione tra fan e esperti del settore.