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lunedì, 13 Gennaio, 2025
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Ecco dove la Lega si distingue.

Dopo il via libera definitivo alla legge di bilancio, il partito della Lega continua a manifestare differenze all’interno della maggioranza di centrodestra. In una dichiarazione di voto sulla fiducia alla manovra finanziaria, Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ha sostenuto Matteo Renzi riguardo alla norma che impedisce a senatori di percepire compensi da Paesi extra UE, definendola “anti-Renzi”. Si è inoltre polemizzato sugli aiuti militari all’Ucraina, con Romeo che ha invitato il governo a non perdere l’opportunità di far diventare l’Italia un Paese pilota per i negoziati e la ricostruzione, piuttosto che allinearsi alle posizioni più bellicose in Europa e mettere risorse nelle aziende italiane per migliorarne la competitività.

Le critiche di Romeo non sono passate inosservate tra le opposizioni. Italia Viva ha parlato di “bordate” al governo, mentre il PD ha sottolineato che le dichiarazioni di Romeo mostrano ciò che non va nella legge di bilancio. Francesco Boccia ha ironizzato sulla possibilità che Romeo si sentirebbe più a suo agio tra le opposizioni. Fratelli d’Italia, pur mostrando fastidio per le affermazioni leghiste, ha cercato di minimizzare le divergenze, con il senatore Luca De Carlo che ha difeso l’idea di supportare maggiormente le imprese.

Un’altra questione che riemerge è quella del rimpasto. Matteo Salvini ha espresso interesse a tornare al Viminale, sottolineando i suoi successi nel ruolo di ministro dell’Interno e affermando che l’assoluzione nel processo Open Arms elimina le obiezioni della sinistra rispetto alla sua gestione dell’immigrazione. Tuttavia, Meloni ha attualmente negato un rimpasto, come ribadito dal sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, il quale afferma che non vi è alcuna necessità di un cambiamento nell’esecutivo in questo momento. Si riconosce la competenza di Piantedosi, attuale ministro, ma si sottolinea anche che Salvini potrebbe svolgere un buon lavoro al Viminale. Fazzolari conclude che, al momento, non esiste alcuna esigenza di rimpasto.

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