domenica, Ottobre 6, 2024
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ecco come stanno le cose


I sostenitori della squadra lombarda hanno chiarito che “non c’è alcun legame con Fedez, né professionalmente né personalmente”.

Negli ultimi giorni si è scatenato il polverone mediatico intorno alla vita privata di Fedez. Non stupisce molto, data la grandissima esposizione del rapper, specie negli ultimi 6 mesi, contraddistinti da casi giudiziari, la separazione dalla moglie Chiara Ferragni e tanti dettagli e rumors sulla sua vita attuale.

Fedez e la rissa con Iovino

Proprio perché è una figura molto nota, non può sorprendere che in molti possano cercare di legarsi al rapper. Ma gli ultrà del Milan non ci stanno alle semplificazioni. Un loro comunicato parla chiaro sul coinvolgimento del rapper e sul proprio ruolo nelle cronache di questi ultimi giorni tra Fedez e Cristiano Iovino.

Fedez e la rissa con Iovino

Si legge nella comunicazione dei tifosi: “Ciò che ci indigna profondamente è la diffusione di notizie completamente false che assocerebbero il nome della Curva Sud al cantante Federico Lucia”. Questo è solamente l’inizio del comunicato emesso dalla Curva Sud del Milan in risposta alle recenti ipotesi secondo le quali alcuni tifosi della squadra rossonera sarebbero legati a un pestaggio a fianco dal rapper.

Al momento, Fedez è oggetto di un’indagine per rissa, lesioni e percosse in relazione all’aggressione al personal trainer Cristiano Iovino. Secondo quanto riportato finora, alcuni membri della Curva Sud avrebbero partecipato all’aggressione. I sostenitori della squadra lombarda, però, hanno chiarito che “non c’è alcun legame con il cantante, né professionalmente né personalmente”.

La Curva Sud ritiene che questo concetto del coinvolgimento dei tifosi con Fedez debba essere chiaro. Si legge nella comunicazione che il chiarimento arriva “indipendentemente dal fatto che uno qualsiasi dei membri della Curva (siamo più di diecimila) possa avere una vita privata che lo veda coinvolto con personaggi più o meno famosi, le cui identità sono sconosciute anche a noi”.

In sostanza, nel post intitolato “BASTA FANGO!” si condannano coloro che diffondono notizie false solo per screditare qualcuno, cercando di “macchiare il suo nome” anche quando questa persona risulta “senza precedenti penali, impiegata con un regolare contratto di lavoro”.



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