Gli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle e i due dell’Avs, Ilaria Salis e Mimmo Lucano, hanno votato contro la risoluzione del Parlamento Europeo che condanna le provocazioni militari della Cina nei confronti di Taiwan. Questo voto, avvenuto a Strasburgo, è stato l’unico dissenso tra i deputati italiani, mentre la risoluzione ha ottenuto 432 voti favorevoli, 60 contrari e 71 astensioni. I 5S hanno motivato la loro opposizione ritenendo il testo eccessivamente aggressivo in alcune frasi. Gli altri eurodeputati di Avs, che appartengono al gruppo dei Verdi/Ale, hanno votato a favore, così come i membri di Fdi, Pd, Forza Italia e Lega. Tra i contrari si evidenzia la presenza del gruppo di estrema destra Esn.
La risoluzione condanna le “continue provocazioni militari” della Cina nei confronti di Taiwan, respingendo fermamente modifiche unilaterali dello status dello Stretto. I deputati denunciano le esercitazioni militari cinesi del 14 ottobre e altre provocazioni, sottolineando che tali azioni alterano l’equilibrio di potere nell’area Indo-pacifica. Gli eurodeputati avvertono che tali tentativi, specialmente quelli condotti con la forza, non saranno tollerati e scateneranno una reazione decisa. Il Parlamento respinge anche i tentativi cinesi di distorcere la storia e le norme internazionali, specificando che la risoluzione 2758 delle Nazioni Unite non tratta il tema di Taiwan.
Si oppone inoltre agli sforzi cinesi di limitare la partecipazione di Taiwan alle organizzazioni multilaterali, invitando l’UE a sostenere una partecipazione significativa di Taiwan in enti come l’OMS e l’Interpol. I deputati chiedono anche che le Nazioni Unite garantiscano ai cittadini e ai giornalisti di Taiwan il diritto di accesso ai propri locali.
Il testo riafferma l’impegno dell’UE verso la politica della ‘una sola Cina’ come base delle relazioni con Pechino, sostenendo il dialogo e la fiducia. Le dichiarazioni del presidente cinese Xi Jinping, secondo cui la Cina non rinuncerà mai al diritto di usare la forza contro Taiwan, sono condannate. I deputati avvertono che l’aumento dell’aggressività cinese, specialmente verso i vicini, costituisce un rischio per la sicurezza regionale e globale, e ritengono necessario che l’UE rafforzi le proprie capacità marittime nella regione. Infine, esprimono preoccupazione per i legami militari in crescita tra Cina e Russia.