Gianluca Vacchi, imprenditore e influencer bolognese, ha recentemente condiviso sui social media la sua esperienza a bordo del suo jet privato, un Bombardier Global Express XRS, acquistato a gennaio. Questo aereo di lusso, dal costo tra i 50 e i 70 milioni di euro, può coprire la distanza tra Bologna e Miami in poco più di dieci ore. Tuttavia, l’uso di un mezzo aereo privato ha sollevato preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale.
Secondo Detjon Begaj, consigliere comunale di Coalizione Civica, il jet di Vacchi ha effettuato 34 voli in due mesi, generando emissioni di CO2 stimate tra le 583 e le 670 tonnellate. Questo livello di emissioni è paragonabile a quello prodotto da circa 45.000 automobili in un giorno. Per assorbire tale quantità di CO2, sarebbero necessari circa 33.500 alberi. Il calcolo è stato effettuato considerando il consumo medio di carburante durante i voli, che varia tra i 2.000 e i 2.300 chilogrammi per ora, con l’emissione di circa 3,16 chilogrammi di CO2 per ogni chilogrammo di Jet-A1, il carburante utilizzato.
Le emissioni generate dal jet di Vacchi corrispondono a quelle di circa 127 residenti di Bologna in un anno. Se il suo utilizzo continuasse per un anno intero, il consumo di carbonio sarebbe simile a quello di circa 150 famiglie italiane. Questi dati pongono interrogativi importanti sull’impatto ambientale degli aerei privati e sulla necessità di misure per ridurre la loro impronta ecologica.